[Tratto da Resistenza n° 11-12 del 2013]
Da più parti e sempre più spesso si sente invocare “l’unità dei
comunisti” in un unico partito. Sono tanti i compagni e le compagne che hanno
subito la disfatta e la dissoluzione dei partiti della sinistra borghese e che
ora cercano riscatto, però nella maggior parte dei casi in maniera velleitaria
e idealista. Cosa che porta allo scoraggiamento e, se non alla rassegnazione,
almeno al pessimismo.
La verità è che di partiti comunisti (o meglio sedicenti tali), nel
nostro paese, ce ne sono tanti e si susseguono pure i tentativi di costruire un
“nuovo soggetto politico” che raccolga la diaspora dei loro militanti in nome,
appunto, dell’unità.