[Tratto da Scintilla - giugno 2013]
Una proposta di lavoro per l’unità dei comunisti
(marxisti-leninisti)
Il convegno realizzato in occasione
del 60° anniversario della morte del compagno Stalin è stato un piccolo, ma significativo
esempio di come si può agire in controtendenza alla frammentazione e alla dispersione
del movimento comunista, collaborando sulla base di giusti principi.
Ciò ci spinge ad andare
avanti su questa strada.
La proposta che ora
avanziamo per l’unità di azione dei comunisti muove da alcune premesse.
In primo luogo, riteniamo che la crisi economica di lunga durata del capitalismo, la decomposizione del sistema politico e istituzionale, le gravi difficoltà politiche e organizzative del riformismo e della socialdemocrazia, aprono possibilità e spazi di lavoro importanti per i comunisti.
In secondo luogo, vi sono pressanti
ragioni storiche e sociali, profonde cause, fra cui la stessa offensiva
capitalista, che creano le basi dell’unità dei comunisti, facendone una necessità
tattica e strategica, più che un’opzione fra le tante.
Mentre le condizioni
obiettive sono favorevoli allo sviluppo del nostro lavoro, nel nostro paese il
fattore soggettivo rimane molto debole, non permettendo così di accrescere significativamente
i legami con il movimento operaio, accumulare forze ed esperienze rivoluzionarie.
Le ragioni sono numerose,
fra di esse: la pesante eredità del revisionismo, il permanere di concezioni e
pratiche erronee, la frammentazione, il localismo, il settarismo, etc.
Bisogna dunque compiere dei
passi per ridurre la forbice fra condizioni oggettive e fattore soggettivo,
avanzando verso l’unità organica dei comunisti, verso un unico partito comunista
del proletariato.
Chiaramente un partito di
tipo leninista non si inventa, non sorge in una notte. Si forgia all’interno di
un processo determinato dagli sviluppi della lotta di classe sul piano
nazionale e internazionale, man mano che si pongono all’ordine del giorno le questioni
fondamentali. Prende forma nel dibattito e nel lavoro in comune fra i
marxistileninisti e i migliori elementi del proletariato, attraverso una battaglia
sul terreno teorico, politico e organizzativo, in cui si determinano
spostamenti e aggregazioni, si affermano concezioni e pratiche rispondenti ai
compiti strategici e tattici che il proletariato deve affrontare nella
situazione concreta.
Secondo la nostra opinione,
per procedere su questa strada è oggi possibile e necessario dar vita a un “Comitato
di Unità Marxista-Leninista” composto dai rappresentanti dei partiti, organizzazioni,
gruppi, associazioni, redazioni, etc. che ne vorranno far parte.
Esso dovrà basarsi su
alcuni principi fondamentali, che abbiamo definito nell’appello e nell’introduzione
comune del Convegno, a cui rimandiamo.
Stabiliti questi punti di partenza,
a cosa dovrebbe servire l’organismo di lavoro politico che proponiamo?
A nostro avviso, in una
prima fase:
a) a creare un quadro
stabile di consultazione, scambio di esperienze e di informazioni;
b) a realizzare l’unità di
azione dei comunisti nella classe operaia e nelle masse popolari, dando vita a
iniziative e interventi unitari all’interno delle lotte politiche, sindacali e sociali,
nelle ricorrenze del movimento comunista ed operaio, a livello nazionale e locale,
sulla base di analisi e proposte condivise.
I compiti dell’organismo
che proponiamo si basano sulle condizioni oggettive oggi esistenti e rispondono
a una necessità: l’unificazione e la riorganizzazione dei comunisti si
concretizzano nel vivo dello scontro di classe, nella mobilitazione della
classe operaia e delle masse popolari, legando i nostri scopi strategici alle
lotte quotidiane.
Allo stesso tempo questo organismo
di lavoro avrà il compito di esprimere coscientemente la necessità dell’unità e
dell’organizzazione nella lotta del proletariato per la conquista del potere
politico e la costruzione del socialismo.
Ciò significa che la nostra
unità viene a costituirsi su una precisa base di classe.
Il Comitato che
prospettiamo dovrà esplicitamente misurarsi con la necessità dell’unione dei comunisti
in un unico e forte Partito comunista su salde basi marxiste-leniniste.
Perciò nello sviluppo della
sua attività andranno chiarite e precisate le premesse ideologiche,
organizzative e programmatiche del futuro partito, spingendo alla rottura ideologica,
politica e organizzativa con i partiti e i gruppi revisionisti e opportunisti,
favorendo l’aggregazione delle realtà comuniste e degli elementi avanzati della
classe operaia per costruirlo.
La nostra proposta è aperta
al dibattito e all’aggregazione di più forze, allo sviluppo di un vero e
proprio movimento marxista-leninista organizzato, a condizione che le realtà
che vogliono aderire non abbiano nel loro programma posizioni contrarie o
divergenti dalla base ideologica che ci siamo dati e non pratichino una
politica in contrasto con i nostri principi.
In che modo si potranno assumere
decisioni? Con la collegialità, la discussione rispettosa delle diverse posizioni,
cercando di raggiungere l’unanimità e solo in ultima analisi applicando il principio
guida della maggioranza e della minoranza. In questa fase riteniamo che chi non
si troverà d’accordo su talune decisioni avrà il diritto di non applicarle,
poiché il Comitato non è un’organizzazione politica unica. In altre parole, i
partiti e i gruppi aderenti sino al raggiungimento dell’unità organica
continueranno a mantenere la propria indipendenza e autonomia, vincolandosi
unicamente alle iniziative e alle azioni unitarie assunte.
Chiamiamo
le realtà marxisteleniniste ad esprimersi!
Nessun commento:
Posta un commento