Milano,
13 maggio 2020
Caro
Enrico,
ho
letto il tuo contributo sul tema Comunisti
e Scienza e devo purtroppo dirti che oggi i comunisti (almeno la
grandissima maggioranza) chiedono mascherine, per se stessi e anche per gli
operai. E nei loro interventi pubblici rilanciano l’appello governativo a non
creare assembramenti, a rispettare il distanziamento.
Te
lo voglio dire subito e in modo chiaro: io non sono compagno di questi compagni.
O meglio, non lo sono più.
Sembrano
i prigionieri della famosa caverna di Platone, gli incatenati che difendono le
proprie catene. Io mi sono sempre sentito compagno di chi vuole romperle le
catene.
Al
mondo siamo quasi 8 miliardi e finora (dati ufficiali) ci sono 275.000 deceduti
covid, lo 0.003% circa della popolazione mondiale.
Il
diabete ammazza 8 milioni di persone all’anno; il fumo 7 milioni; la malaria
400 mila; l’influenza 650.000; il covid19 275.000.
Anche
i più imbecilli di fronte a questi dati finiscono per comprendere che il covid
non è più letale dei già conosciuti coronavirus, contrariamente a quanto
raccontano Burioni, Sala e Fontana.
In
Italia, nel momento in cui ti scrivo, i decessi covid sono circa 27.000 su una
popolazione 60 milioni, cioè lo 0.05%. Dati del tutto assimilabili a quelli
dell’influenza stagionale degli anni precedenti (fonte: ISTAT).
Quindi?
Perché l’anno scorso niente lockdown? Gli anziani e i malati deceduti gli altri anni erano anziani e malati di serie B? Ci vuole così tanto a comprendere e
accettare la realtà?
La
dittatura da stato di polizia psico-sanitaria che ci hanno imposto non è in
alcun modo giustificata da una emergenza sanitaria. Chi la giustifica, per
malafede, omologazione al potere o cretinismo sanitario, a questo punto è
complice.
Aggiungo
una cosa, bruttissima: per i tuoi compagni è del tutto normale l’eliminazione
dei cadaveri covid bruciati senza autopsia. Non si pongono il problema se in
questo modo abbiano cercato di eliminare le prove o se questa barbara pratica
sia servita per alimentare il terrorismo psicologico. Per i tuoi compagni è del
tutto normale che i famigliari abbiano visto entrare i loro cari in ospedale e
poi non li abbiano più potuti vedere, neanche per un ultimo saluto nella bara.
Il che implica un’ulteriore considerazione: si tratta di PRESUNTI decessi
covid. Pertanto quello 0,05% della popolazione italiana di cui sopra è per
stare larghi, in realtà (ormai è accertato) sono meno ancora. Come vogliamo
chiamarla, truffa? Procurato allarme? Terrorismo?
Aggiungo
un'altra cosa, anche questa bruttissima: il ministro della salute Speranza non
fornisce alcuna risposta a tutti quei medici che stanno dicendo che intubare un
paziente covid19 in molti casi significa ucciderlo perché il virus ad un certo
stadio procura tromboembolia polmonare e non polmonite interstiziale come ci
hanno sempre detto. Alcuni medici lo hanno detto fin da subito, fin dall’inizio
di questa storia: intubare non è la terapia corretta. Ma sono stati emarginati.
Come
vogliamo chiamarli questi: omicidi colposi o omicidi volontari?
Considerando
la corsa ai forni crematori opterei per la seconda.
Queste
cose, caro Enrico, non le sto dicendo io a te privatamente, non sono
informazioni segrete, le stanno DOCUMENTANDO
PUBBLICAMENTE numerosi medici e scienziati, non solo qui in Italia, anche negli
USA e in Germania. Chiaramente tutti “complottisti” per Repubblica, Corriere e
compagnia, “tutte fake news”.
I
comunisti si tappano occhi e orecchie, fanno spallucce e vanno avanti come se questi
fatti non fossero accaduti, come se i numeri di cui sopra non esistessero, come
se nulla fosse cambiato nello scontro contro il Capitale. E allora nessuna
paura compagni, tutto come sempre, Marx
è con noi, lo scontro è tra capitale e lavoro, non è cambiato nulla, tutti con
le mascherine e ben distanziati in marcia contro il capitale. Chi se ne frega
se oggi il Grande Capitale ha impugnato l’arma del ricatto sanitario! Marx l’aveva
previsto il ricatto da virus? No… e allora di cosa stiamo parlando? Sono tutte
chiacchiere da novax, da grillini, non stiamo a sentirli compagni, prepariamo
gli slogan contro Confindustria che vuole riaprire tutto. Come se fosse questo
il vero problema oggi… aprire le attività!
Enrico,
ma dove vivono i tuoi compagni comunisti? Dove vanno a prenderle e come le
analizzano le informazioni?
N.B.
Confindustria è un’associazione dentro la quale potrebbe esserci pure qualcuno
interessato a rompere con questa storia del coronavirus. Il Grande Capitale
(Miscrosoft, Amazon, Vodafone, Big Pharma…) sta rifilando una sola gigantesca non
solo al proletariato ma anche al piccolo capitale, questo dovrebbe essere ormai
chiaro. Quindi ci potrebbe pure essere qualche imprenditore interessato a uscire
fuori dal coro, magari assoldando qualche portavoce. Ad esempio, il sindaco di
Venezia parla per conto di qualcuno quando dice “speriamo che questa storia del
coronavirus non sia tutta un bluff?”
Ormai
è chiaro, chi pensava che con il nazismo l’umanità avesse toccato il fondo è
meglio che inizi a ricredersi velocemente. Bill Gates e Anthony Fauci lo dicono
apertamente, in pubblico: vogliono vaccinarci tutti e installarci un microchip che,
una volta interpellato dai dispositivi forniti alla polizia, al controllore
dell’autobus, alla motorizzazione civile, al direttore dell’ASL, al preside
della scuola, ai tornelli dell’azienda, dirà se siamo in regola o meno con la
vaccinazione contro il covid19. In base al responso del dispositivo ci diranno
se possiamo rinnovare la patente scaduta, salire sull’autobus, portare i figli a
scuola, ecc. ecc. ecc.
Non
le stanno nascondendo queste loro intenzioni: CE LE STANNO DICHIARANDO
APERTAMENTE IN FACCIA indossando i panni dei benefattori e salvatori
dell’umanità, ben consapevoli che il loro messaggio ha possibilità di fare
breccia tra le masse impaurite, piegate dal ricatto sanitario: vuoi forse morire
o far morire i tuoi vicini di casa?
Questa
storia ha le gambe lunghe, ma la faccio breve.
L’enorme
propaganda a favore delle vaccinazioni di massa è partita dagli USA non da
oggi. I principali esponenti pubblici sono stati e sono tuttora Bill Gates,
Anthony Fauci, Hillary Clinton. L’allora governo Renzi, con la ministra
Lorenzin in testa e il solito Burioni a preparare il terreno sui media, recepì
immediatamente le indicazioni giunte dagli USA e suonò la gran cassa delle vaccinazioni obbligatorie facendo
da megafono ai padrini di Big Pharma.
La
reazione dei Freevax (free sta per libertà di scelta) non si fece attendere, determinata
e coraggiosa, con cortei e ripetute manifestazioni di piazza alle quali il
governo rispose con una martellante operazione di denigrazione e anche minacce
vere e proprie verso i medici di base che osavano contestare il famigerato
Decreto Lorenzin.
Quando
Lorenzin e Burioni si sono accorti che le minacce non bastavano a fermare il
dissenso, sono passati alle vie di fatto, con il metodo colpirne uno per terrorizzarli tutti, radiando dall’ordine dei
medici il Dott. Gava, tutto sommato un moderato, ma molto ascoltato dai
genitori con figli danneggiati dai vaccini o con figli piccoli non ancora
vaccinati e quindi intenti a farsi un’idea.
N.B:
l’assenza dei comunisti da queste mobilitazioni ha lasciato campo libero ai
voltagabbana grillini e, peggio ancora, alle infiltrazioni fasciste. Un’assenza
che dimostra un clamoroso dato di fatto: c’è una fetta sempre più ampia delle
masse popolari che ha iniziato a porsi delle domande più avanzate dei
comunisti, che poi avrebbero la presunzione di dirigere le ampie masse!
Ora
però siamo di fronte ad un evidente salto di qualità e l’assenza dei comunisti
diventa di giorno in giorno sempre più imperdonabile.
Premessa:
da qualche tempo le farmaceutiche sono entrate a far parte del gotha del
capitalismo insieme ai gruppi tech come Microsoft, Facebook, Google, Amazon.
Bill Gates sono anni che nelle sue conferenze pubbliche ipotizza scenari di
pandemie illustrando la sua ricetta per farvi fronte: vaccini e tecnologie di
controllo sulle masse.
Negli
ultimi anni Gates ha investito massicciamente in ambito farmaceutico tramite la Bill and Melinda Gates Foundation e
pochi giorni fa ha perfino annunciato la sua uscita dal Cda di Microsoft per
occuparsi solo di queste attività. “Attività benefiche” dice lui.
Bill,
a questo punto chiamiamolo così che tanto è uguale, sta spingendo come nessuno:
pubblicamente chiede maggiore velocità nella ricerca del vaccino per salvare l’umanità,
ma in sostanza sta dicendo: “tiriamolo fuori ora sto vaccino che lo faranno
tutti!”.
Questo
vaccino, come risaputo, rappresenta un business planetario.
Meno
risapute sono invece le caratteristiche di mercato di questo prodotto, davvero
uniche.
Il
vaccino è messo in commercio senza sperimentazione controllata e chi lo produce
è libero da ogni responsabilità penale e civile (copre lo Stato, quando copre).
È il sogno di ogni imprenditore: nessun controllo reale sul prodotto, nessuna
responsabilità diretta per gli eventuali danni e addirittura nessuno
sbattimento per trovarsi i clienti… siamo tutti obbligati! Quale altro prodotto
al mondo gode di tutte queste “agevolazioni”?
I
comunisti ai quali ti sei rivolto nel tuo scritto conoscono le dimensioni della
tragedia dei bambini danneggiati gravemente da vaccino? Conoscono i dati che AIFA
(Associazione Italiana del Farmaco) è stata costretta a pubblicare soltanto dopo
che il Codacons si è rivolto al Tribunale? Credo non sappiano nulla di tutto
ciò, altrimenti Contropiano non avrebbe mai pubblicato un articolo dal titolo
“Perché smettere di essere adulti e vaccinati?” (agosto 2018 a firma Marco
Ferri), un’aberrazione sotto tutti i punti di vista: politico, scientifico,
medico e umano.
E’
davvero stupefacente vedere come oggi i comunisti si prestino all’azzeramento
delle basi della scienza e alla trasformazione della medicina in un mostro che
opprime le masse popolari.
Io
non lo so onestamente perché i comunisti, soprattutto quelli più esperti, stiano
prendendo una simile cantonata. Forse uno dei motivi è la mancanza di
documentazione personale e collettiva su temi di grande rilevanza sociale come
l’alimentazione, i vaccini obbligatori, il sistema immunitario, le medicine e
quindi l’ambiente. O forse è come dici tu nel tuo scritto: l’inghippo sta nella
loro concezione della scienza, considerata a differenza di altre discipline
inaccessibile o quasi.
Il
problema starebbe quindi a monte: la scienza agli scienziati e il popolo si
adegui, compagni inclusi. Così per dirla in breve, tu lo hai spiegato più in
profondità.
In
ogni caso, qualunque sia la motivazione, è evidente che non c’è nulla che
giustifichi il lockdown, il distanziamento, le mascherine, le fila fuori dai
negozi per fare la spesa, le tragicomiche barriere al ristorante e tra gli
ombrelloni in spiaggia… in riva al mare!!!
Giunti
a questo punto della vicenda, continuare a infischiarsene dei numeri e delle
basi medico-scientifiche più elementari, significa mettersi due belle fette di
patate sugli occhi e essere complici di Burioni, Sala e Fontana, anche se di
quest’ultimo se ne chiede il commissariamento.
Ricatto
sanitario, caccia all’untore, trattamenti sanitari obbligatori, tecnologie di
controllo.
Senza
contare l’ondata di povertà economica in arrivo, che sarà dilagante.
Mi
mette paura pensare al modello di società che ci stanno imponendo.
La
paura però paralizza, noi invece dobbiamo trovare le forze, la lucidità, il
coraggio, la dignità umana per dare battaglia a tutto campo contro un programma
così antiumano.
Nulla
è finito, possiamo ancora organizzarci. Possiamo fare in modo che le
informazioni sulla “pandemia” diventino forza motrice coniugandole alla visione
socialista del mondo libero dallo sfruttamento.
Questa
forza motrice, se innescata, può aprire uno squarcio nel muro della grande prigione
sociale che stanno costruendo. Ci sono migliaia di persone come noi, informate sulla
“pandemia”, che vorrebbero passare all’azione, ma non sanno ancora bene come
fare. Neanche io so esattamente cosa è meglio fare, lo chiedo anche a te, ho
bisogno di un confronto a tutto campo sul tema del che fare. Ho solo una
certezza: abbiamo bisogno di trovare il modo per accelerare la velocità di diffusione
delle informazioni e bisogna puntare ad organizzare una iniziativa pubblica,
anche per contarci. Speriamo che qualche tuo compagno abbia il coraggio di
guardare in faccia la realtà e si unisca a noi portando in dote le proprie idee
sul da farsi e la propria esperienza di lotta.
C’è
un altro aspetto da mettere in evidenza in questa vicenda e riguarda la
strategia comunicativa del nemico.
In
tutti i Paesi (con rare eccezioni tipo la Svezia) è andata più o meno allo
stesso modo: inizialmente i leader di governo minimizzano, poi dall’oggi al domani ti fanno vedere un personaggio
famoso che prende il corona, poi un altro ancora, un politico, un calciatore,
una star dell’NBA. E così via, ciak si gira, mass media, virologi e medici
allineati con Big Pharma mettono in scena lo spettacolo terrorizzante delle
terapie intensive affollate ad arte e goccia dopo goccia, nel giro di tre
settimane circa, ti ritrovi rinchiuso in casa martellato da una macabra conta
dei morti assolutamente falsata (si muore solo per covid) ma terrorizzante.
Stesso iter
più o meno ovunque: dal niente panico al terrore in poche settimane. È da
complottista far notare questa coincidenza? I numeri sopra esposti non
autorizzano a porsi questa domanda?
Anche da
noi, in Italia, è andata così. Conte e Burioni tra fine gennaio e inizio
febbraio dicevano anche loro niente panico. Tempo un mese e siamo arrivati ai militari di Bergamo che caricano
le bare sui camion, seguiti qualche settimana dopo dalle fosse comuni di New
York.
Non
c’è che dire, gli sceneggiatori di questa horror fiction ci sanno fare, sanno
bene come creare il panico e non lesinano colpi di scena per rendere la trama sempre
più credibile agli occhi delle masse impaurite. Chissà cosa s’inventeranno
ancora. Probabilmente a breve insceneranno qualche “inchiesta giornalistica”
tesa a diffondere tra le masse l’ipotesi che “qualcuno ci nasconde la verità!
In autunno i morti saranno molti di più! Tutti di nuovo chiusi in casa!”.
Quanta
efficacia avrà ancora questo stordimento mediatico?
Molto
dipenderà da noi, cioè da quanto tempo impiegheremo a diffondere le corrette
informazioni presso i nostri amici, parenti, conoscenti, gli stessi famigliari
delle vittime intubate e poi bruciate senza autopsia.
Come
accennavo sopra, le informazioni, se incanalate in un processo organizzativo,
possono diventare forza motrice non solo per resistere, ma anche per
contrattaccare e cogliere l’occasione della “pandemia” per costruire una nuova
società liberata (speriamo per sempre) dal capitalismo: questo è il vero grande
virus, la grande pandemia sociale che miete milioni e milioni di morti all’anno:
morti sul lavoro, per inquinamento, guerre e stermini. E cosa dire dei milioni
di morti per malattie che sarebbero eliminabili semplicemente con migliori
condizioni igieniche?
L’alternativa
alla lotta è la rassegnazione a vivere una vita da schiavi ipercontrollati, vaccinati
(con cosa e per cosa?), privati della libertà di opinione e di scegliere financo
le cure mediche, torniamo sempre alla dignità.
Ognuno potrà
fare le proprie scelte una volta bene informato.
P.S.: Enrico,
se qualche tuo compagno dopo aver letto il tuo contributo ti contatta per reperire
materiale utile ad informarsi, considerami a disposizione. Sarebbe utile anche
partire da una cosa semplice, come evidenziare il male alla salute che fa indossare
la mascherina all’aria aperta: indebolisce il sistema immunitario, respiri la
C02 emessa, batteri e virus proliferano ad un millimetro da naso e bocca
favorendo così il contagio virale, anche da coronavirus.
Hanno proprio
sovvertito le basi elementari della scienza.
Io lo vedo
soprattutto da questo, dalla mascherina indossata anche da soli in macchina o
in mezzo al prato: l’effetto panico ha fatto il suo effetto, altrimenti non
sarebbe stato possibile indurre così tante persone ad una così stupida
obbedienza. Qui in Lombardia le persone si sono messe la mascherina prima che
Fontana la rendesse obbligatoria con il supporto di Sala.
Per fortuna sono
venuti fuori i virologi, gli epidemiologhi, i ricercatori, i medici non
omologati che di fronte a cotanto scempio della scienza hanno detto BASTA. Sono
loro la nostra fortuna oggi. Sono loro i veri eroi del 2020, che rischiano vita
e carriera, altro che i medici carrieristi da coronavirus.
Bisogna
anche dire grazie, un grazie enorme, a Byoblu, Contro TV, Radio Radio, al Blog
del dott. Montanari, stanno tutti facendo un lavoro eccezionale. Senza di loro
oggi ci sarebbe solo la voce del regime, nelle sue varie sfaccettature,
comprese quelle più sinistrate.
Il
contributo che stanno fornendo questi giornalisti, medici, virologi,
scienziati, avvocati (e che speriamo continuino a dare!) passerà alla storia
come una delle più grandi e coraggiose operazioni di controinformazione mai
viste; ma sarebbe più corretto chiamarla semplicemente informazione, corretta
informazione. Professionisti, persone competenti, che hanno avuto la dignità e
il coraggio di dire BASTA. Speriamo di raccogliere forze sufficienti e di non
fare tutti la fine di Giordano Bruno, bruciato per eresia.
Ti saluto
con un cenno all’ironia della vita: come certamente saprai in provincia di
Agrigento un ragazzo sveglio, sano, lucido di mente, coraggioso ma con scarso
senso tattico (forse per l’esasperazione del momento), è sceso per strada da
solo, con il megafono, per dire ai suoi concittadini di uscire di casa,
togliersi la mascherina e tornare a vivere.
I
carabinieri lo hanno circondato e quattro medici in camice bianco lo hanno steso
e sedato. Si chiama Dario Musso questo ragazzo ed esercitava un diritto sancito
dalla Costituzione, la libertà di opinione e di parola. Secondo te esagero a
dire che siamo di fronte ad una nuova (poi neanche tanto nuova) forma nazismo? Lo
sai vero che i tuoi compagni di Potere al Popolo e Contropiano non hanno speso
una sola parola per questo ragazzo, ma in compenso si sono arrabbiati (insieme al
sindaco Sala) con i milanesi in passeggiata sui navigli senza mascherina? Che poi,
purtroppo, erano quattro gatti presi di mira col teleobiettivo per creare ad
arte il caso.
Hanno sedato
un ragazzo che esprimeva la sua opinione sulla “pandemia” e cosa fanno i tuoi
compagni? Glissano?
A me fanno
paura questi tuoi compagni, speriamo di recuperarne qualcuno.
Ieri erano
gli ebrei, oggi quelli che rifiutano di indossare l’inutile e dannosa (per la
salute individuale e collettiva) mascherina, quelli che vogliono poter
circolare per strada senza distanziamenti, bere un caffè al bar insieme ad
altre persone essendo una pratica assolutamente possibile da un punto di vista
sanitario, andare al mare questa estate senza paura degli altri bagnanti.
Eccola
l’ironia della vita di cui volevo accennarti: hai presente i compagni molto
intellettuali che appena possono citano i famosi versi di Brecht “prima vennero
a prendere…e stetti zitto”. Oggi sono proprio loro che stanno in silenzio e mi
pare inoltre di capire, leggendo ciò che scrivono, che sono pure propensi a
fare di più: fomentano, insieme a Sala, la caccia all’untore, al dissidente
senza mascherina.
Mi capisci
quando ti dico che non li considero miei compagni neanche un po’?
Se ritieni
possa essere utile, sentiti autorizzato a far girare questa mia risposta ai
tuoi contatti.
Nel caso,
per favore allega anche questo documento redatto dal dottor Samuele Ceruti,
specialista in terapia intensiva. Porta la data dell’8 marzo, prima dell’apice
raggiunto dalle restrizioni imposte dalla dittatura. Leggerlo richiede più impegno
che seguire il TG1 o il GR di Radiopopolare, ma in cambio si ricevono molte informazioni
utili di carattere scientifico per orientarci di questi tempi.
Un saluto e
grazie per il tuo contributo
Massimo F.
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