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giovedì 14 maggio 2020

In risposta al Post di Levoni: Scienza e comunisti


Milano, 13 maggio 2020

Caro Enrico,
ho letto il tuo contributo sul tema Comunisti e Scienza e devo purtroppo dirti che oggi i comunisti (almeno la grandissima maggioranza) chiedono mascherine, per se stessi e anche per gli operai. E nei loro interventi pubblici rilanciano l’appello governativo a non creare assembramenti, a rispettare il distanziamento.
Te lo voglio dire subito e in modo chiaro: io non sono compagno di questi compagni. O meglio, non lo sono più.
Sembrano i prigionieri della famosa caverna di Platone, gli incatenati che difendono le proprie catene. Io mi sono sempre sentito compagno di chi vuole romperle le catene.
Al mondo siamo quasi 8 miliardi e finora (dati ufficiali) ci sono 275.000 deceduti covid, lo 0.003% circa della popolazione mondiale.
L’OMS il 14 febbraio del 2017 ha comunicato che nel mondo muoiono circa 650.000 persone al mondo, ogni anno, per problemi respiratori legati al virus dell’influenza.
Il diabete ammazza 8 milioni di persone all’anno; il fumo 7 milioni; la malaria 400 mila; l’influenza 650.000; il covid19 275.000.
Anche i più imbecilli di fronte a questi dati finiscono per comprendere che il covid non è più letale dei già conosciuti coronavirus, contrariamente a quanto raccontano Burioni, Sala e Fontana.
In Italia, nel momento in cui ti scrivo, i decessi covid sono circa 27.000 su una popolazione 60 milioni, cioè lo 0.05%. Dati del tutto assimilabili a quelli dell’influenza stagionale degli anni precedenti (fonte: ISTAT).
Quindi? Perché l’anno scorso niente lockdown? Gli anziani e i malati deceduti gli altri anni erano anziani e malati di serie B? Ci vuole così tanto a comprendere e accettare la realtà?

La dittatura da stato di polizia psico-sanitaria che ci hanno imposto non è in alcun modo giustificata da una emergenza sanitaria. Chi la giustifica, per malafede, omologazione al potere o cretinismo sanitario, a questo punto è complice.
Aggiungo una cosa, bruttissima: per i tuoi compagni è del tutto normale l’eliminazione dei cadaveri covid bruciati senza autopsia. Non si pongono il problema se in questo modo abbiano cercato di eliminare le prove o se questa barbara pratica sia servita per alimentare il terrorismo psicologico. Per i tuoi compagni è del tutto normale che i famigliari abbiano visto entrare i loro cari in ospedale e poi non li abbiano più potuti vedere, neanche per un ultimo saluto nella bara. Il che implica un’ulteriore considerazione: si tratta di PRESUNTI decessi covid. Pertanto quello 0,05% della popolazione italiana di cui sopra è per stare larghi, in realtà (ormai è accertato) sono meno ancora. Come vogliamo chiamarla, truffa? Procurato allarme? Terrorismo?

Aggiungo un'altra cosa, anche questa bruttissima: il ministro della salute Speranza non fornisce alcuna risposta a tutti quei medici che stanno dicendo che intubare un paziente covid19 in molti casi significa ucciderlo perché il virus ad un certo stadio procura tromboembolia polmonare e non polmonite interstiziale come ci hanno sempre detto. Alcuni medici lo hanno detto fin da subito, fin dall’inizio di questa storia: intubare non è la terapia corretta. Ma sono stati emarginati.
Come vogliamo chiamarli questi: omicidi colposi o omicidi volontari?
Considerando la corsa ai forni crematori opterei per la seconda.

Queste cose, caro Enrico, non le sto dicendo io a te privatamente, non sono informazioni segrete, le stanno  DOCUMENTANDO PUBBLICAMENTE numerosi medici e scienziati, non solo qui in Italia, anche negli USA e in Germania. Chiaramente tutti “complottisti” per Repubblica, Corriere e compagnia, “tutte fake news”.
I comunisti si tappano occhi e orecchie, fanno spallucce e vanno avanti come se questi fatti non fossero accaduti, come se i numeri di cui sopra non esistessero, come se nulla fosse cambiato nello scontro contro il Capitale. E allora nessuna paura compagni, tutto come sempre,  Marx è con noi, lo scontro è tra capitale e lavoro, non è cambiato nulla, tutti con le mascherine e ben distanziati in marcia contro il capitale. Chi se ne frega se oggi il Grande Capitale ha impugnato l’arma del ricatto sanitario! Marx l’aveva previsto il ricatto da virus? No… e allora di cosa stiamo parlando? Sono tutte chiacchiere da novax, da grillini, non stiamo a sentirli compagni, prepariamo gli slogan contro Confindustria che vuole riaprire tutto. Come se fosse questo il vero problema oggi… aprire le attività!
Enrico, ma dove vivono i tuoi compagni comunisti? Dove vanno a prenderle e come le analizzano le informazioni?

N.B. Confindustria è un’associazione dentro la quale potrebbe esserci pure qualcuno interessato a rompere con questa storia del coronavirus. Il Grande Capitale (Miscrosoft, Amazon, Vodafone, Big Pharma…) sta rifilando una sola gigantesca non solo al proletariato ma anche al piccolo capitale, questo dovrebbe essere ormai chiaro. Quindi ci potrebbe pure essere qualche imprenditore interessato a uscire fuori dal coro, magari assoldando qualche portavoce. Ad esempio, il sindaco di Venezia parla per conto di qualcuno quando dice “speriamo che questa storia del coronavirus non sia tutta un bluff?”

Ormai è chiaro, chi pensava che con il nazismo l’umanità avesse toccato il fondo è meglio che inizi a ricredersi velocemente. Bill Gates e Anthony Fauci lo dicono apertamente, in pubblico: vogliono vaccinarci tutti e installarci un microchip che, una volta interpellato dai dispositivi forniti alla polizia, al controllore dell’autobus, alla motorizzazione civile, al direttore dell’ASL, al preside della scuola, ai tornelli dell’azienda, dirà se siamo in regola o meno con la vaccinazione contro il covid19. In base al responso del dispositivo ci diranno se possiamo rinnovare la patente scaduta, salire sull’autobus, portare i figli a scuola, ecc. ecc. ecc. 
Non le stanno nascondendo queste loro intenzioni: CE LE STANNO DICHIARANDO APERTAMENTE IN FACCIA indossando i panni dei benefattori e salvatori dell’umanità, ben consapevoli che il loro messaggio ha possibilità di fare breccia tra le masse impaurite, piegate dal ricatto sanitario: vuoi forse morire o far morire i tuoi vicini di casa?

Questa storia ha le gambe lunghe, ma la faccio breve.
L’enorme propaganda a favore delle vaccinazioni di massa è partita dagli USA non da oggi. I principali esponenti pubblici sono stati e sono tuttora Bill Gates, Anthony Fauci, Hillary Clinton. L’allora governo Renzi, con la ministra Lorenzin in testa e il solito Burioni a preparare il terreno sui media, recepì immediatamente le indicazioni giunte dagli USA e suonò la gran cassa delle vaccinazioni obbligatorie facendo da megafono ai padrini di Big Pharma.
La reazione dei Freevax (free sta per libertà di scelta) non si fece attendere, determinata e coraggiosa, con cortei e ripetute manifestazioni di piazza alle quali il governo rispose con una martellante operazione di denigrazione e anche minacce vere e proprie verso i medici di base che osavano contestare il famigerato Decreto Lorenzin.
Quando Lorenzin e Burioni si sono accorti che le minacce non bastavano a fermare il dissenso, sono passati alle vie di fatto, con il metodo colpirne uno per terrorizzarli tutti, radiando dall’ordine dei medici il Dott. Gava, tutto sommato un moderato, ma molto ascoltato dai genitori con figli danneggiati dai vaccini o con figli piccoli non ancora vaccinati e quindi intenti a farsi un’idea.

N.B: l’assenza dei comunisti da queste mobilitazioni ha lasciato campo libero ai voltagabbana grillini e, peggio ancora, alle infiltrazioni fasciste. Un’assenza che dimostra un clamoroso dato di fatto: c’è una fetta sempre più ampia delle masse popolari che ha iniziato a porsi delle domande più avanzate dei comunisti, che poi avrebbero la presunzione di dirigere le ampie masse!

Ora però siamo di fronte ad un evidente salto di qualità e l’assenza dei comunisti diventa di giorno in giorno sempre più imperdonabile.
Premessa: da qualche tempo le farmaceutiche sono entrate a far parte del gotha del capitalismo insieme ai gruppi tech come Microsoft, Facebook, Google, Amazon. Bill Gates sono anni che nelle sue conferenze pubbliche ipotizza scenari di pandemie illustrando la sua ricetta per farvi fronte: vaccini e tecnologie di controllo sulle masse.
Negli ultimi anni Gates ha investito massicciamente in ambito farmaceutico tramite la Bill and Melinda Gates Foundation e pochi giorni fa ha perfino annunciato la sua uscita dal Cda di Microsoft per occuparsi solo di queste attività. “Attività benefiche” dice lui.
Bill, a questo punto chiamiamolo così che tanto è uguale, sta spingendo come nessuno: pubblicamente chiede maggiore velocità nella ricerca del vaccino per salvare l’umanità, ma in sostanza sta dicendo: “tiriamolo fuori ora sto vaccino che lo faranno tutti!”.
Questo vaccino, come risaputo, rappresenta un business planetario.
Meno risapute sono invece le caratteristiche di mercato di questo prodotto, davvero uniche.
Il vaccino è messo in commercio senza sperimentazione controllata e chi lo produce è libero da ogni responsabilità penale e civile (copre lo Stato, quando copre). È il sogno di ogni imprenditore: nessun controllo reale sul prodotto, nessuna responsabilità diretta per gli eventuali danni e addirittura nessuno sbattimento per trovarsi i clienti… siamo tutti obbligati! Quale altro prodotto al mondo gode di tutte queste “agevolazioni”?
I comunisti ai quali ti sei rivolto nel tuo scritto conoscono le dimensioni della tragedia dei bambini danneggiati gravemente da vaccino? Conoscono i dati che AIFA (Associazione Italiana del Farmaco) è stata costretta a pubblicare soltanto dopo che il Codacons si è rivolto al Tribunale? Credo non sappiano nulla di tutto ciò, altrimenti Contropiano non avrebbe mai pubblicato un articolo dal titolo “Perché smettere di essere adulti e vaccinati?” (agosto 2018 a firma Marco Ferri), un’aberrazione sotto tutti i punti di vista: politico, scientifico, medico e umano.

E’ davvero stupefacente vedere come oggi i comunisti si prestino all’azzeramento delle basi della scienza e alla trasformazione della medicina in un mostro che opprime le masse popolari.
Io non lo so onestamente perché i comunisti, soprattutto quelli più esperti, stiano prendendo una simile cantonata. Forse uno dei motivi è la mancanza di documentazione personale e collettiva su temi di grande rilevanza sociale come l’alimentazione, i vaccini obbligatori, il sistema immunitario, le medicine e quindi l’ambiente. O forse è come dici tu nel tuo scritto: l’inghippo sta nella loro concezione della scienza, considerata a differenza di altre discipline inaccessibile o quasi.
Il problema starebbe quindi a monte: la scienza agli scienziati e il popolo si adegui, compagni inclusi. Così per dirla in breve, tu lo hai spiegato più in profondità.
In ogni caso, qualunque sia la motivazione, è evidente che non c’è nulla che giustifichi il lockdown, il distanziamento, le mascherine, le fila fuori dai negozi per fare la spesa, le tragicomiche barriere al ristorante e tra gli ombrelloni in spiaggia… in riva al mare!!! 
Giunti a questo punto della vicenda, continuare a infischiarsene dei numeri e delle basi medico-scientifiche più elementari, significa mettersi due belle fette di patate sugli occhi e essere complici di Burioni, Sala e Fontana, anche se di quest’ultimo se ne chiede il commissariamento.

Ricatto sanitario, caccia all’untore, trattamenti sanitari obbligatori, tecnologie di controllo.
Senza contare l’ondata di povertà economica in arrivo, che sarà dilagante.
Mi mette paura pensare al modello di società che ci stanno imponendo.
La paura però paralizza, noi invece dobbiamo trovare le forze, la lucidità, il coraggio, la dignità umana per dare battaglia a tutto campo contro un programma così antiumano.
Nulla è finito, possiamo ancora organizzarci. Possiamo fare in modo che le informazioni sulla “pandemia” diventino forza motrice coniugandole alla visione socialista del mondo libero dallo sfruttamento.
Questa forza motrice, se innescata, può aprire uno squarcio nel muro della grande prigione sociale che stanno costruendo. Ci sono migliaia di persone come noi, informate sulla “pandemia”, che vorrebbero passare all’azione, ma non sanno ancora bene come fare. Neanche io so esattamente cosa è meglio fare, lo chiedo anche a te, ho bisogno di un confronto a tutto campo sul tema del che fare. Ho solo una certezza: abbiamo bisogno di trovare il modo per accelerare la velocità di diffusione delle informazioni e bisogna puntare ad organizzare una iniziativa pubblica, anche per contarci. Speriamo che qualche tuo compagno abbia il coraggio di guardare in faccia la realtà e si unisca a noi portando in dote le proprie idee sul da farsi e la propria esperienza di lotta.

C’è un altro aspetto da mettere in evidenza in questa vicenda e riguarda la strategia comunicativa del nemico.
In tutti i Paesi (con rare eccezioni tipo la Svezia) è andata più o meno allo stesso modo: inizialmente i leader di governo minimizzano, poi dall’oggi al domani ti fanno vedere un personaggio famoso che prende il corona, poi un altro ancora, un politico, un calciatore, una star dell’NBA. E così via, ciak si gira, mass media, virologi e medici allineati con Big Pharma mettono in scena lo spettacolo terrorizzante delle terapie intensive affollate ad arte e goccia dopo goccia, nel giro di tre settimane circa, ti ritrovi rinchiuso in casa martellato da una macabra conta dei morti assolutamente falsata (si muore solo per covid) ma terrorizzante.
Stesso iter più o meno ovunque: dal niente panico al terrore in poche settimane. È da complottista far notare questa coincidenza? I numeri sopra esposti non autorizzano a porsi questa domanda?
Anche da noi, in Italia, è andata così. Conte e Burioni tra fine gennaio e inizio febbraio dicevano anche loro niente panico. Tempo un mese e siamo arrivati ai militari di Bergamo che caricano le bare sui camion, seguiti qualche settimana dopo dalle fosse comuni di New York.
Non c’è che dire, gli sceneggiatori di questa horror fiction ci sanno fare, sanno bene come creare il panico e non lesinano colpi di scena per rendere la trama sempre più credibile agli occhi delle masse impaurite. Chissà cosa s’inventeranno ancora. Probabilmente a breve insceneranno qualche “inchiesta giornalistica” tesa a diffondere tra le masse l’ipotesi che “qualcuno ci nasconde la verità! In autunno i morti saranno molti di più! Tutti di nuovo chiusi in casa!”.
Quanta efficacia avrà ancora questo stordimento mediatico?
Molto dipenderà da noi, cioè da quanto tempo impiegheremo a diffondere le corrette informazioni presso i nostri amici, parenti, conoscenti, gli stessi famigliari delle vittime intubate e poi bruciate senza autopsia.
Come accennavo sopra, le informazioni, se incanalate in un processo organizzativo, possono diventare forza motrice non solo per resistere, ma anche per contrattaccare e cogliere l’occasione della “pandemia” per costruire una nuova società liberata (speriamo per sempre) dal capitalismo: questo è il vero grande virus, la grande pandemia sociale che miete milioni e milioni di morti all’anno: morti sul lavoro, per inquinamento, guerre e stermini. E cosa dire dei milioni di morti per malattie che sarebbero eliminabili semplicemente con migliori condizioni igieniche?
L’alternativa alla lotta è la rassegnazione a vivere una vita da schiavi ipercontrollati, vaccinati (con cosa e per cosa?), privati della libertà di opinione e di scegliere financo le cure mediche, torniamo sempre alla dignità.

Ognuno potrà fare le proprie scelte una volta bene informato.

P.S.: Enrico, se qualche tuo compagno dopo aver letto il tuo contributo ti contatta per reperire materiale utile ad informarsi, considerami a disposizione. Sarebbe utile anche partire da una cosa semplice, come evidenziare il male alla salute che fa indossare la mascherina all’aria aperta: indebolisce il sistema immunitario, respiri la C02 emessa, batteri e virus proliferano ad un millimetro da naso e bocca favorendo così il contagio virale, anche da coronavirus.
Hanno proprio sovvertito le basi elementari della scienza.
Io lo vedo soprattutto da questo, dalla mascherina indossata anche da soli in macchina o in mezzo al prato: l’effetto panico ha fatto il suo effetto, altrimenti non sarebbe stato possibile indurre così tante persone ad una così stupida obbedienza. Qui in Lombardia le persone si sono messe la mascherina prima che Fontana la rendesse obbligatoria con il supporto di Sala.
Per fortuna sono venuti fuori i virologi, gli epidemiologhi, i ricercatori, i medici non omologati che di fronte a cotanto scempio della scienza hanno detto BASTA. Sono loro la nostra fortuna oggi. Sono loro i veri eroi del 2020, che rischiano vita e carriera, altro che i medici carrieristi da coronavirus.
Bisogna anche dire grazie, un grazie enorme, a Byoblu, Contro TV, Radio Radio, al Blog del dott. Montanari, stanno tutti facendo un lavoro eccezionale. Senza di loro oggi ci sarebbe solo la voce del regime, nelle sue varie sfaccettature, comprese quelle più sinistrate.
Il contributo che stanno fornendo questi giornalisti, medici, virologi, scienziati, avvocati (e che speriamo continuino a dare!) passerà alla storia come una delle più grandi e coraggiose operazioni di controinformazione mai viste; ma sarebbe più corretto chiamarla semplicemente informazione, corretta informazione. Professionisti, persone competenti, che hanno avuto la dignità e il coraggio di dire BASTA. Speriamo di raccogliere forze sufficienti e di non fare tutti la fine di Giordano Bruno, bruciato per eresia.

Ti saluto con un cenno all’ironia della vita: come certamente saprai in provincia di Agrigento un ragazzo sveglio, sano, lucido di mente, coraggioso ma con scarso senso tattico (forse per l’esasperazione del momento), è sceso per strada da solo, con il megafono, per dire ai suoi concittadini di uscire di casa, togliersi la mascherina e tornare a vivere.
I carabinieri lo hanno circondato e quattro medici in camice bianco lo hanno steso e sedato. Si chiama Dario Musso questo ragazzo ed esercitava un diritto sancito dalla Costituzione, la libertà di opinione e di parola. Secondo te esagero a dire che siamo di fronte ad una nuova (poi neanche tanto nuova) forma nazismo? Lo sai vero che i tuoi compagni di Potere al Popolo e Contropiano non hanno speso una sola parola per questo ragazzo, ma in compenso si sono arrabbiati (insieme al sindaco Sala) con i milanesi in passeggiata sui navigli senza mascherina? Che poi, purtroppo, erano quattro gatti presi di mira col teleobiettivo per creare ad arte il caso.
Hanno sedato un ragazzo che esprimeva la sua opinione sulla “pandemia” e cosa fanno i tuoi compagni? Glissano?
A me fanno paura questi tuoi compagni, speriamo di recuperarne qualcuno.
Ieri erano gli ebrei, oggi quelli che rifiutano di indossare l’inutile e dannosa (per la salute individuale e collettiva) mascherina, quelli che vogliono poter circolare per strada senza distanziamenti, bere un caffè al bar insieme ad altre persone essendo una pratica assolutamente possibile da un punto di vista sanitario, andare al mare questa estate senza paura degli altri bagnanti.
Eccola l’ironia della vita di cui volevo accennarti: hai presente i compagni molto intellettuali che appena possono citano i famosi versi di Brecht “prima vennero a prendere…e stetti zitto”. Oggi sono proprio loro che stanno in silenzio e mi pare inoltre di capire, leggendo ciò che scrivono, che sono pure propensi a fare di più: fomentano, insieme a Sala, la caccia all’untore, al dissidente senza mascherina.
Mi capisci quando ti dico che non li considero miei compagni neanche un po’?

Se ritieni possa essere utile, sentiti autorizzato a far girare questa mia risposta ai tuoi contatti.
Nel caso, per favore allega anche questo documento redatto dal dottor Samuele Ceruti, specialista in terapia intensiva. Porta la data dell’8 marzo, prima dell’apice raggiunto dalle restrizioni imposte dalla dittatura. Leggerlo richiede più impegno che seguire il TG1 o il GR di Radiopopolare, ma in cambio si ricevono molte informazioni utili di carattere scientifico per orientarci di questi tempi.

Un saluto e grazie per il tuo contributo
Massimo F.


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